Un orizzonte nuovo

Dal settembre 2021 la Domus Pacis ha iniziato un nuovo cammino. In questi mesi abbiamo condiviso un tempo di preghiera, riflessione e discernimento con l’equipe e insieme abbiamo individuato due elementi che ci potranno aiutare a compiere i prossimi passi. 

Il primo elemento è un’immagine: sogniamo che la Domus Pacis sia sempre più una casa. Cioè un luogo definito, ma non isolato, dove il confine fra il dentro e il fuori non sia chiuso, ma resti aperto. Sarebbe bello che in tanti attraversassero la soglia, arrivandovi da luoghi diversi e trovando porte aperte, in modo da poter andare e venire con libertà. Crediamo che questa casa debba avere fondamenta solide ed essere radicata in Dio e sulla sua Parola, ma che non possa essere il luogo dove mettere radici. Assomiglia a un rifugio di montagna, cioè un luogo di ristoro, accogliente e sempre disponibile, ma di passaggio, dove si sosta solo il tempo necessario. All’interno vorremmo che si sperimentasse una condivisione e una comunione autentica, dentro a relazioni sincere: qualcosa di bello e impegnativo, che provoca la fiducia e che lascia intuire la bellezza dell’Amore più grande. 

Il secondo elemento è una pagina di vangelo, che racchiude alcuni degli elementi più preziosi che abbiamo vissuto e che vorremmo sviluppare: si tratta del racconto della guarigione del paralitico secondo l’evangelista Marco (Mc 2,1-12). In particolare, ci sentiamo di sottolineare il ruolo degli amici, che portando a Gesù il paralitico sono il motore del suo incontro con la salvezza: si dimostrano fratelli e missionari, mossi da misericordia e da un amore creativo, capace di rompere gli schemi”. L’altro dettaglio che ci ha colpito è la vita nuova (risorta) che il paralitico finalmente può sperimentare. Così, vorremmo che chiunque frequenti la Domus possa sperimentare su di sé la potenza di Cristo, che rilancia la storia inceppata, e quindi divenga capace di portare a Cristo attraverso le relazioni di fraternità. 

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